La serie di alimentatori Powerwave consta di sorgenti pulite AC/DC trifase create appositamente per soddisfare i requisiti di ECE R10 per componenti e veicoli e per prove su componenti fino a 1500 Vdc e 360 Vac.

L’alimentatore Powerwave è un quattro quadranti puro con operatività al 100% come source o come sink e power recovery per potere lavorare anche su provini a cos phi basso recuperando parte dell’energia spesa.

La banda è di 1 kHz e lo slew rate è di 1250 V/ms e soddisfa quindi i requisiti dei capitolati che richiedono rise-time o fall-time di 250 kV/s.

Powerwave è un alimentatore specialmente concepito per potenze importanti e quindi, pur essendo full compliant a ECE R10, ISO 21498, LV 123, VW 80300, PSA B21 7110/12 o Renault 36-00-811 (HV components), risulta oltremodo utile per ECE R10 e IEC 61851-21-1 (full vehicle testing) e IEC 61851-21-2 e SAE J2894 / SAE J1772 (charging stations).

Altrettanto decisivo sarà poi l’impatto sulla normativa ISO DTS 7637-4, che prevede ripple a diverse frequenze fino a 300 kHz e con livelli di severità molto pesanti.

I ripple sono infatti il problema principale da affrontare per chi deve svolgere prove su componenti: gli inverter che sono parte del sistema di trazione elettrica, impongono sulla tensione nominale dei ripple non desiderati a cui i vari componenti devono essere immuni. Un ripple di 15 Vp può provocare fino a 325 Ap su componenti a bassa impedenza quali le batterie che soffrono in particolare alle frequenze nell’intorno dei 30 kHz.

La difficoltà di questo tipo di prova risiede nella gestione della creazione dei ripple in laboratorio perché alle basse frequenze i capitolati richiedono delle resistenze interne spesso inferiori a 10 .. 100 mOhm. Un ripple di 24 Vp a 1 kHz su un’impedenza di 85 mOhm richiederà correnti > 280 Vp e potenze > 3.38 kVA!

Se consideriamo poi i ripple sugli inverter stessi, noteremo sempre una frequenza di risonanza nell’intorno di 6.5 kHz, laddove la resistenza interna sarà vicina a 5 mOhm. Con i 24 Vp richiesti da ISO 21498-2, stiamo parlando di 4.8 kAp! Per quanto si possa limitare la corrente di picco richiesta, le potenze in gioco sono decisamente elevate.

Per riuscire a gestire queste problematiche, Powerwave – comandato da autowave.control – permette due opzioni: l’accoppiamento diretto a basse frequenze (con il rischio necessario, però, che in caso di guasto sul provino, si possa avere una corrente di ritorno molto importante) oppure via trasformatore di isolamento e con una fonte di ripple via amplificatore che si accoppia alla tensione fornita da Powerwave.